Abbonamento | Liberilibri Editrice
21923
page-template,page-template-full_width,page-template-full_width-php,page,page-id-21923,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-title-hidden,footer_responsive_adv,columns-4,wpb-js-composer js-comp-ver-5.1,vc_responsive

ABBONAMENTO

Liberilibri ha fatto della relazione tra libri e libertà il proprio nome e quindi la propria missione. Nessuna retorica, solo mera aderenza a un’idea che la nostra casa editrice ha perseguito con costanza nel corso dei suoi oltre trent’anni di vita. La difesa della libertà, e la sua promozione, attraverso i libri è passata per noi sempre dalla difesa di angoli insoliti e remoti della libertà, lì dove è più difficile osare difendere il libero agire individuale. Lì dove a volte è scandaloso farlo, dove appare scorretto, dove secondo la morale pubblica – sempre mutevole ma sempre uniformante – invece di vedere un peccatore, o un vizioso, si vede invece un imputato e quindi anche un colpevole. Ma, come recita il titolo di un libro di Lysander Spooner, “i vizi non sono crimini”. Così pure Difendere l’indifendibile – uno dei nostri titoli di maggior successo –un manifesto ideale di quella difesa radicale della libertà che da sempre portiamo avanti. Senza libertà, infatti, viene meno l’uomo che per essere tale non può che essere libero.

E se per essere liberi è necessario pensare, per pensare è necessario parlare. Tuttavia, il paradosso a cui assistiamo nelle nostre società che hanno raggiunto un elevatissimo grado di libertà formale, è il delinearsi di un’inquietante ombra che tutto ammanta d’un correttismo linguistico che rischia di minarne il fondamento, ossia la libertà di parlare e quindi di pensare. Il rapporto tra pensiero e linguaggio è strettissimo: si formano a vicenda, senza linguaggio non si pensa e viceversa, ma se questo circuito pensiero-linguaggio si blocca non c’è modo di essere liberi. Si rischia allora di divenire parte di un comune indistinto che schiaccia l’individuo e la sua libertà: una nuova e temibilissima forma di totalitarismo.

L’ultimo baluardo a difesa della vita pensante sono i libri, perché è da lì che si annidano le idee che cambiano il corso delle cose. Un buon libro, infatti, non si giudica tanto dallo stile o dal contenuto in sé, quanto dal fatto che segna una differenza, che aggiunge qualcosa di conturbante rispetto all’ordine delle cose, che spinge in direzioni inattese, non sempre giuste, ma che aiutano a pensare attraverso il linguaggio. Ecco ancora la stretta relazione tra pensiero e parola.

Alle sfide dell’epoca, Liberilibri risponde con un catalogo di libri senza tempo e insieme attualissimi, invitando i suoi lettori ad aderire a un progetto editoriale che nell’epoca dell’evanescenza ambisce a una riflessione che allontana il correttismo uniformante.

Da qui, la chiamata all’abbonamentodieci novità all’anno spedite direttamente a casa e il 30% di sconto sull’intero catalogo – come privilegiato ingresso e nobile sostegno alla cultura della libertà.

Si tratta, come è evidente, sia di un classico abbonamento sia di un modo per sostenere con un’azione di mercato una casa editrice che ha fatto della battaglia per il libero pensiero e per la libera azione degli individui la propria cifra distintiva.

Una battaglia che richiede mezzi maggiori per essere proseguita e ampliata ma che richiede soprattutto il coraggio e la curiosità di servirsi della propria intelligenza contro il conformismo dilagante. Un conformismo che ha i tratti di un totalitarismo bonario.