Inno alla Gogna

Una graffiante satira contro la “geroglifica macchina di Stato” e l’ingiusto strumento di vendetta e pubblico ludibrio.

A cura di Stefania D’Agata D’Ottavi

Testo a fronte

Pagine XXII-74

ISBN 9788885140080

Prima edizione 1993

Prima ristampa 2010

Il prezzo originale era: 12,00 €.Il prezzo attuale è: 11,40 €.

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Il 10 gennaio 1702, sulla «London Gazette» viene of­­­ferta una ricompensa a chiunque consenta di cat­tu­ra­re il “criminale” Daniel Defoe, colpevole di aver scritto una satira che a molti aveva dato non poco fa­sti­­dio: The Shortest Way with the Dissenters. L’au­to­re del libello viene scoperto, rinchiuso in prigione e con­dannato a comparire, tre volte e in tre luoghi di­versi di Londra, alla gogna. Il pamphlet incriminato è dato alle fiamme dal boia e l’editore e il tipografo imprigionati. Mentre attende in carcere la sentenza, Defoe scrive A Hymn to the Pillory, che circola per tutta Londra: la condanna si trasforma in trionfo, la gogna viene or­na­­ta di fiori e scorrono fiumi di birra in onore del con­dannato.

Inno alla Gogna sviluppa un tema caro alle satire di Defoe: la condanna inflitta agli in­nocenti, l’impunità dei colpevoli, la barbarie del ludibrio della folla. La gogna come em­blema non di giustizia ma del suo con­trario. Igno­minioso strumento di tortura che ha so­lo sete di vendetta e gode del do­lore altrui. È, questa gogna di Defoe, solo una pal­lida anticipazione di quella odierna. Stam­pa e televisione, versioni aggiornate del vecchio arnese, hanno compiuto il gran salto di qualità, avendo licenza di celebrare il lu­dibrio an­cor prima della condanna.