Il diritto di odiare? Una piccola inchiesta

Pagine 96

ISBN 9791280447722

Prima edizione 2025

Il prezzo originale era: 10,00 €.Il prezzo attuale è: 9,50 €.

Collana
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Che cosa significa odiare, oggi, nel nostro Occidente ipersensibile? E perché l’odio è diventato il sentimento più sospetto, quello da cui la nostra società sente maggiormente il bisogno di difendersi?
Questa indagine non vuole certo giustificare l’odio, né tantomeno celebrarlo. Si propone piuttosto di comprendere quale ruolo possa avere, nella vita morale e politica, un’emozione tanto antica quanto controversa. A partire da una semplice domanda – può esistere un “diritto di odiare”? – il libro attraversa la filosofia, la storia politica, la psicologia mettendo bene in chiaro che esiste una netta distinzione tra ciò che si prova e ciò che si fa, tra sentimento e azione, tra parola e violenza.
Ne emerge una piccola esplorazione del­la libertà e dei suoi limiti, che mette in evidenza l’equilibrio fragile tra la tutela della sensibilità personale, divenuta il nuovo principio morale del nostro tempo, e la necessità del dissenso. Un percorso che invita a riflettere non sul­l’odio in sé, ma su ciò che la nostra difficoltà a tollerarlo rivela del tempo in cui viviamo.

Inizia con questo testo quello che riteniamo un piccolo ma urgente esperimento editoriale: provare a scrivere libri insieme alla AI.
Chi sta nel mondo non può sottrarsi al mondo. E il mondo, oggi, è già abitato da intelligenze che non sono più soltanto umane.
L’intelligenza artificiale non è una promessa lontana, un miraggio, ma una presenza concreta e operante. Pretendere di ignorarla significa rinunciare non solo a comprenderla, ma anche a tentare di governarla.
Questa collana nasce come gesto di realismo. Non per celebrare una moda tecnologica, ma per mettere alla prova le opportunità – e i limiti – di una nuova forma di possibilità creativa. Crediamo che l’AI, se usata con sapienza e cultura, non sia un surrogato dell’autore umano ma un ampliamento degli orizzonti del possibile. Non un “altro” da noi, ma un alleato inquietante e, proprio per questo, con cui è necessario sperimentare. Insieme.