In questi ultimi anni l’emergere della cultura woke, condivisa soprattutto dalle giovani generazioni, ha creato profonde spaccature nel femminismo italiano e non solo. Di fatto, si sta tentando di cancellare l’esistenza di una identità femminile, quella che è sempre stata alla base delle rivendicazioni dei movimenti femministi, per sostituirla con identità neutre, come “persone con l’utero” o “persone con le mestruazioni”. Le critiche al femminismo ostacolano dunque il tradizionale impegno politico e impongono un ripensamento teorico, sulla profondità del cambiamento in atto e sulle sue prospettive future.
I saggi qui raccolti affrontano queste ed altre questioni (violenza sulle donne, trasformazione del linguaggio, sopravvivenza del patriarcato) da punti di vista diversi tra loro, ma che concordano nella necessità di difendere e valorizzare le caratteristiche fondative del femminismo, come l’universalismo, il liberalismo e l’esistenza di una specificità femminile legata alla capacità riproduttiva.




